Il ruolo di Arione nel quinto intermedio del 1589 era interpretato da Jacopo Peri Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze
Jacopo Peri (Roma 1561 - Firenze 1633)
Dopo un apprendistato come organista e cantore in varie chiese fiorentine, si impose dal 1589 alla corte medicea nella duplice qualifica di cantore e compositore. Protagonista della ‘Camerata fiorentina’, trionfò nell’ “affettuosa e gentilissima favola”, quell’Euridice che il 6 ottobre 1600 fece risuonare in Palazzo Pitti versi (di Ottavio Rinuccini) e suoni (di Peri, con inserti di Giulio Caccini) di ”infinito stupore”, dando avvio alla storia dell’opera.
Dotato di ottime risorse vocali (fu egli stesso il primo interprete del ruolo di Orfeo), partecipò attivamente ai numerosi spettacoli medicei che tra il 1611 e il 1628 connotarono la vita musicale della corte fiorentina, spesso operando in collaborazione con Marco da Gagliano (compose la parte di Clori per la ‘Flora’ del 1628). Per la corte di Mantova compose i recitativi per la perduta ‘Arianna’ (1608) di Claudio Monteverdi (1567-1643), sempre su testo di Rinuccini.