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indietroavantiDoppio flauto (flauto d’eco), non firmato

probabilmente sassone, seconda metà del secoloXVIII.

Johann Sebastian Bach richiedeva per suo quarto concerto brandeburghese BWV 1049 (1721) ‘fiauti d’echo’. I ‘flauti d’eco’ sono dei flauti dolci che si differenziano per il volume sonoro. I due flauti possono quindi essere usati alternativamente per produrre sia il forte che il piano. Bach li impiega solo nel movimento centrale (andante); il cambiamento da un flauto all’altro nella partitura è indicato mediante segni dinamici o dall’interruzione dei trattini che uniscono le crome. Il quarto concerto brandeburghese sembra essere l’unica opera rimasta per flauto d’eco ed anche i due flauti d’eco conservati nel museo sono pezzi unici.

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Johann Sebastian Bach

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Inv. n. 1154